Cybersicurezza: le previsioni degli esperti per il 2024

Cosa dobbiamo aspettarci per il 2024, e soprattutto, su quali assetti normativi, di gestione dei processi e innovazioni possiamo contare?
Rispondono tre esperti di cybersicurezza con capacità di analisi e predizione degli scenari nazionali, internazionali e di mercato.
Secondo Luisa Franchina, Presidente dell’Associazione Italiana esperti Infrastrutture Critiche, il 2023 si chiude con l’alba del nuovo mondo della certificazione di prodotto. Rispetto alle Pmi, grandi aziende italiane e Infrastrutture Critiche sono già preparate, e hanno costituito la massa critica della resistenza italiana contro gli attacchi cyber.

Se è vero che il 2023 si chiude con il purtroppo consueto aumento degli attacchi, è altresì da sottolineare un posizionamento diverso dell’area difensiva, sia governativa sia privata, a livello italiano ed europeo. Occorre quindi lavorare sulla diffusione delle competenze, la formazione di personale tecnico, e la creazione di capacità che possano consentire anche a Pmi e PA di impostare assetti strategici di security.

Dispositivi IoT sotto attacco

Per Alessio Aceti, ceo HWG Sababa, nel 2024 gli attaccanti sfrutteranno sempre più i dispositivi IoT delle organizzazioni, sia all’interno di botnet sia all’interno della rete dell’attaccato per poter scegliere tempi e modalità per sferrare attacchi più remunerativi.
I dispositivi IoT non sono quasi mai gestiti dai responsabili IT. Gli attaccanti sono quindi consapevoli che queste ‘porte’ sono meno presidiate dal lato security, e al contempo consentono accesso alla rete aziendale.

Ecco perché sarà necessario focalizzarsi sui sistemi IoT affrontando la gestione del ciclo di vita dei dispositivi, il tema delle vulnerabilità e quello della gestione delle identità e degli accessi privilegiati.

Nuovi rischi: AI e Smart City

Le città digitali del futuro porteranno poi con sé tanti vantaggi per i cittadini, ma anche nuovi rischi. L’evoluzione delle città, sempre più connesse, porterà inevitabilmente in primo piano la necessità di proteggere i servizi essenziali (reti elettriche e idriche, infrastruttura del trasporto pubblico e della smart mobility) dai potenziali attacchi dei cybercriminali.

Quanto all’impatto dell’Intelligenza artificiale, il suo utilizzo nel settore della cybersecurity sarà la necessaria evoluzione per contrastare attacchi sempre più pervasivi. E potrà consentire di affrontare un numero maggiore di minacce in modo pratico ed efficace.

La guerra dei dati

Secondo Lior Tabansky, Head of Research Development Interdisciplinary Cyber Research Center dell’Università di Tel Aviv, è il cellulare il nuovo punto di connessione critico con la rete esterna.

I principi di Zero Trust Security, riporta Adnkronos, prenderanno sempre più piede all’interno delle organizzazioni pubbliche e private, e la sicurezza dei dispositivi mobili diventerà il settore da rendere meno penetrabile. Ambito che riguarda l’utilizzo delle tecnologie per la gestione dei flussi di dati personali, dove la sicurezza è interamente basata sulla fiducia. Ma che coinvolge anche molti soggetti ‘partner’, primi fra tutti i giganti Google e Apple e ora anche Open AI, che tenteranno di esercitare un controllo sempre più in conflitto con i poteri giuridici dei singoli Paesi.

Insomma, tutte le grandi potenze mondiali cercheranno di avere una propria area specifica di influenza, azione e business anche all’interno del cyber spazio.

Italia sul podio per edilizia in legno: è il terzo paese in Europa 

Nel 2022, in Italia, sono state costruite 3.602 unità abitative in legno, con un incremento del 1% rispetto al 2021. Questo risultato consolida la posizione dell’Italia come il terzo produttore europeo di soluzioni abitative in legno. Davanti al Belpaese, infatti, si piazzano solo solo Germania e Svezia e lasciando alle spalle l’Austria. A evidenziarlo sono i dati dell’8° ‘Rapporto Edilizia in legno’, realizzato dal centro studi di FederlegnoArredo.
La dinamicità del settore si riflette nel fatturato complessivo di 2,3 miliardi di euro. Una cifra che rappresenta un deciso aumento rispetto al 2021: +15,8%.

La produzione residenziale in legno

Il cuore di questa crescita è la produzione residenziale in legno, che ha generato un fatturato di 866 milioni di euro, segnando un aumento del 12,7% rispetto al 2021. Questo valore rappresenta un quinto di quello tedesco e addirittura il 7,2% del totale dei 27 Paesi dell’Unione Europea, pari a 12 miliardi di euro.

Edifici non residenziali e tradizionali

Oltre all’edilizia residenziale, la produzione non residenziale in legno ha contribuito con 633 milioni di euro, registrando un aumento del 12,2% rispetto al 2021. L’edilizia tradizionale ha anch’essa sperimentato una significativa crescita, raggiungendo i 767 milioni di euro, con un deciso incremento del 22,9% rispetto all’anno precedente.

Dinamiche territoriali e dimensioni aziendali

Il 2022 ha evidenziato un’interessante geografia delle imprese bioedilizie, con una concentrazione significativa in Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Le tre aree, da sole, totalizzano il 50% del totale. Il Trentino-Alto Adige spicca come leader nella produzione e specializzazione, contribuendo al 19% della produzione complessiva.

Analizzando le dimensioni aziendali, le prime 10 imprese rappresentano quasi il 31% del mercato, mentre il 68% ha un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. Solo il 7% ha superato i 50 milioni di euro, ma contribuisce al 46% del mercato, sottolineando la concentrazione del settore in poche mani.

La Bioedilizia come alternativa sostenibile

Il 2022 conferma che la bioedilizia sta guadagnando terreno come alternativa all’edilizia tradizionale. La sostenibilità e lo stoccaggio di CO2 rappresentano le forze trainanti di questo settore, che necessita di una maggiore sensibilizzazione e promozione per coinvolgere sia i cittadini che le amministrazioni pubbliche. Assolegno di FederlegnoArredo si impegna a promuovere proprio questo percorso.

Cyber Week 2023, i “numeri” dell’Italia

Come sono andati gli ordini della Cyber Week 2023? A questa domanda risponde Salesforce, leader nel settore dell’AI CRM, ha reso noti i dati relativi alla Cyber Week 2023, analizzando gli acquisti di oltre 1,5 miliardi di consumatori sulla piattaforma Salesforce Customer 360.
Le vendite globali hanno registrato un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 298 miliardi di dollari.

In Italia il giorno più performante è stato il Cyber Monday

In Italia, il Cyber Monday del 27 novembre è emerso come il giorno più performante della Cyber Week, con una crescita delle vendite online del 10% rispetto all’anno precedente. Mercoledì 22 novembre ha segnato il picco degli ordini, registrando un aumento del 17% rispetto al 2022. Nel complesso, il traffico online nel paese è cresciuto del 4%, confermando la predilezione italiana per l’utilizzo dei dispositivi mobili, con l’80% del traffico proveniente da mobile durante il Cyber Monday, in confronto al 75% a livello globale.

Complessivamente, la crescita è stata trainata principalmente dal volume degli ordini, segnando un aumento della domanda dei consumatori per la prima volta in più di cinque trimestri. Nonostante una costante presenza di promozioni iniziale, i consumatori più pazienti hanno beneficiato di offerte interessanti durante la Cyber Week. I dati dettagliati mostrano un aumento delle vendite digitali a livello globale del 6%, raggiungendo i 298 miliardi di dollari, e un incremento del traffico del 5%.

L’IA ha influenzato le vendite

L’intelligenza artificiale ha giocato un ruolo significativo, influenzando vendite online globali per 51 miliardi di dollari. I consumatori hanno preferito acquistare da dispositivi mobili, con il 79% del traffico e-commerce proveniente da telefoni cellulari, in crescita rispetto al 76% del 2022. Le campagne di marketing hanno sfruttato canali di comunicazione alternativi, con un aumento del 37% nei messaggi inviati tramite notifiche push, SMS e servizi di streaming (OTT).

Gli sconti, incrementati per soddisfare la domanda latente, hanno registrato un aumento medio del 27% a livello globale, con settori come il makeup (38%), l’abbigliamento (33%) e la cura della pelle (33%) in evidenza. La trasparenza sugli sconti ha portato a un minor numero di resi rispetto alla scorsa Cyber Week.

Nuove quote di mercato per i rivenditori monomarca

I rivenditori monomarca hanno conquistato quote di mercato, registrando una crescita online doppia rispetto ai rivenditori multimarca. Metodi di pagamento alternativi, come Buy Now Pay Later (BNPL), sono stati utilizzati per evitare attriti nel checkout, con un aumento dell’8% degli ordini su base annua. L’automazione ha svolto un ruolo chiave, con un aumento del 79% nei messaggi dei chatbot durante il Cyber weekend a livello globale.

Salesforce ha sostenuto il successo della Cyber Week con affidabilità, scalabilità e AI. Commerce Cloud ha gestito quasi 50 milioni di ordini, Marketing Cloud ha inviato oltre 53 miliardi di messaggi di marketing, Service Cloud ha gestito oltre 3,7 miliardi di interazioni, e Salesforce ha fornito oltre 49 miliardi di raccomandazioni di prodotti basate sull’AI durante l’evento di shopping online più intenso dell’anno.

Come attirare l’attenzione dei passanti verso il tuo negozio

Se sei un imprenditore, sai bene che riuscire ad attirare l’attenzione dei passanti è fondamentale per il successo di una attività commerciale.

Data la grande competitività tra negozi dello stesso tipo che spesso sussistono nella stessa area o quartiere, è importante trovare il modo di distinguersi e riuscire ad attirare l’attenzione dei potenziali clienti.

Per raggiungere questo obiettivo, è possibile ricorrere ad alcuni espedienti che abbiamo deciso di evidenziare di seguito. Si tratta di consigli pratici che puoi mettere in pratica autonomamente con un po’ di buona volontà: vediamo di seguito quali sono.

Crea una vetrina accattivante

La vetrina è la prima cosa che i passanti vedono del tuo negozio, quindi è importante che sia ben curata e accattivante. Utilizza decorazioni e vetrofanie che siano in grado di catturare l’attenzione e suscitare interesse.

Ecco alcune idee per allestire una vetrina accattivante:

  • Utilizza decorazioni creative o insegne vintage che suscitino emozioni in chi le osserva.
  • Se è presente un monitor o display, scegli immagini che siano in linea con l’identità del tuo marchio e con i prodotti o servizi che vendi.
  • Utilizza testi brevi e concisi che siano in grado di trasmettere un messaggio chiaro.
  • Cambia regolarmente l’allestimento della vetrina per mantenere vivo l’interesse dei passanti.

Utilizza la segnaletica da esterno

La segnaletica da esterno è un altro modo efficace per attirare l’attenzione dei passanti. Utilizza risorse grandi e visibili per indicare la posizione del tuo negozio e promuovere i tuoi prodotti o servizi.

Per sfruttare al meglio la segnaletica da esterno:

  • Posiziona la segnaletica (cartelloni, bandiere, striscioni) in punti strategici, dove sia facilmente visibile dai passanti.
  • Utilizza colori e font capaci di catturare l’attenzione.
  • Scegli un messaggio chiaro e conciso, possibilmente riferito ad una offerta o promozione.

Organizza eventi e promozioni

Organizzare eventi e promozioni è un ottimo modo per attirare l’attenzione dei passanti e generare interesse per il tuo negozio.

Puoi organizzare eventi speciali come degustazioni o dimostrazioni. Puoi anche offrire promozioni speciali come sconti e offerte dedicate a determinate categorie di pubblico.

Per organizzare eventi e promozioni efficaci ricorda di:

  • Scegliere eventi e promozioni che siano in linea con l’identità del tuo marchio e con i tuoi obiettivi di marketing.
  • Comunicare gli eventi e le promozioni in modo efficace, utilizzando tutti i canali di comunicazione disponibili.

Crea un’esperienza d’acquisto coinvolgente

Una volta che i passanti avranno fatto accesso al tuo negozio, sarà importante creare per loro un’esperienza d’acquisto coinvolgente che li invogli a spendere del tempo all’interno dei locali.

Puoi far ciò creando un ambiente accogliente e confortevole, facendo in modo che tutti amino trascorrere del tempo all’interno dei locali e scoprire con calma i prodotti o servizi che offri.

In particolar modo ricorda di:

  • Creare un ambiente piacevole da visitare con luci non troppo forti, musica rilassante e prodotti facili da raggiungere e vedere.
  • Offri un servizio clienti eccellente che sia al tempo stesso cordiale, professionale e disponibile.
  • Promuovi i tuoi prodotti o servizi in modo creativo, utilizzando le tecniche di visual merchandising.

Sfrutta la potenza dei social media

I social media sono un canale di comunicazione potente e dunque essenziale per qualsiasi imprenditore. Sfruttali per condividere contenuti interessanti e coinvolgenti che possano attirare l’attenzione degli utenti ed invogliarli a visitare di persona il tuo negozio.

Per sfruttare al meglio i social media ti consigliamo di:

  • Creare contenuti di alta qualità e ad alto valore comunicativo.
  • Utilizzare in modo particolare i video per catturare l’attenzione.
  • Coinvolgere i tuoi follower con domande, sondaggi e contest.

Conclusione

Attrarre l’attenzione dei passanti è una pratica complessa ma indispensabile per un commerciante, e richiede un approccio strategico.

Con un po’ di creatività e impegno, potrai invogliarli a visitare i tuoi locali, e a quel punto sarà importante riuscire a creare un’esperienza d’acquisto coinvolgente che li incoraggerà a tornare.

Super sconti on line: cosa guida le scelte dei consumatori?

La recente ricerca globale intitolata “Il gioco dei super saldi: chi è il vincitore? Uno studio su come compriamo e paghiamo,” commissionata da Arlington Research per conto di Kaspersky, si propone di esplorare le opinioni dei consumatori e il loro comportamento d’acquisto durante eventi promozionali come il Black Friday e il Cyber Monday.

L’88% degli acquisti avviene durante il Black Friday e il Cyber Monday

Secondo i risultati dell’indagine condotta da Kaspersky, in Europa l’88% degli acquisti avviene spontaneamente durante il Black Friday e il Cyber Monday. Sorprendentemente, i social media giocano un ruolo significativo nei risultati delle vendite, con il 45% dei follower che cerca di ottenere le offerte speciali consigliate dai loro influencer e blogger online preferiti. A livello globale, le donne (22%) emergono come acquirenti più attente ai super saldi rispetto agli uomini (17%), e la stragrande maggioranza degli intervistati (69%) è disposta ad aspettare questi grandi eventi per ottenere le migliori offerte.

Il Black Friday e il Cyber Monday sono diventati appuntamenti di vendita di grande popolarità a livello mondiale, coinvolgendo milioni di consumatori. Le vendite online del Black Friday sono cresciute del 3,5%, raggiungendo i 65,3 miliardi di dollari a livello globale nel 2022. Inoltre, i consumatori hanno speso 1,14 migliaia di miliardi di dollari online durante le festività, come evidenziato dall’indagine di Salesforce sul resoconto delle vendite. Kaspersky ha esplorato il comportamento degli utenti in relazione a queste importanti ricorrenze di vendita.

Si compra anche ciò… che non serve

I risultati dell’indagine rivelano che la maggior parte dei consumatori cede alle offerte promozionali durante il Black Friday o il Cyber Monday, acquistando spesso qualsiasi cosa, indipendentemente dalle intenzioni iniziali. In Europa, l’88% degli intervistati acquista spontaneamente in questi giorni, di cui il 50% lo fa spesso o addirittura sempre. Blogger, amici e parenti influenzano notevolmente gli acquisti impulsivi, con il 45% dei partecipanti disposto a comprare un prodotto consigliato dai blogger e il 40% a seguire suggerimenti da amici o familiari.

Globalmente, le donne risultano essere le più propense a fare shopping durante i super saldi, con il 22% che afferma di fare sempre acquisti impulsivi durante il Black Friday e il Cyber Monday, rispetto al 17% degli uomini. Il 23% degli intervistati di età compresa tra i 25 e i 34 anni dichiara di comprare sempre qualcosa in modo spontaneo durante questi eventi, una percentuale significativamente maggiore rispetto agli altri gruppi di età.

Gli utenti aspettano pur di risparmiare

Riguardo all’importanza dei grandi eventi promozionali, il 60% degli europei è disposto ad aspettare il Black Friday o il Cyber Monday per ottenere le migliori offerte. Mentre il 64% dei consumatori pianifica anticipatamente i propri acquisti importanti nel periodo precedente a questi eventi, cercando di massimizzare gli sconti e le offerte speciali.

Marina Titova, Vice-President, Consumer Product Marketing di Kaspersky, ha commentato l’entusiasmo senza precedenti per lo shopping online e offline durante il Black Friday e il Cyber Monday in Europa. Ha sottolineato l’importanza della sicurezza nei pagamenti online e ha consigliato l’utilizzo di soluzioni come Kaspersky Premium per proteggere i dati personali e finanziari, evitando potenziali truffe online.

Pagamenti digitali per le utility: nel 2023 toccati i 20 miliardi di euro

Il 2023 ha visto un significativo incremento dei pagamenti digitali per le utility italiane, con un valore di transazioni sulla piattaforma pagoPA che ha raggiunto quasi i 20 miliardi di euro nei primi dieci mesi dell’anno, attraverso oltre 118 milioni di operazioni. Questi dati, forniti da PagoPA e elaborati da Adnkronos, rappresentano un aumento rispetto ai 120 milioni di transazioni registrate nel 2022, evidenziando una proiezione di crescita consistente per la fine dell’anno.

In Italia 700 società del settore delle utility aderiscono a pagoPA

Attualmente, circa 700 società nel settore delle utility, compresi reseller e distributori, hanno aderito alla piattaforma pagoPA, offrendo ai propri clienti un maggior numero di canali per gestire il pagamento delle utenze.
Queste società, attive nel settore dell’energia, gas, telecomunicazioni, acqua, trasporto pubblico e altri servizi, hanno adottato PagoPA come parte di una strategia più ampia di digitalizzazione dei propri servizi per ottimizzare i processi e migliorare l’esperienza dell’utenza.

Oltre 120 milioni di transazioni sulla piattaforma

Nel 2022, le utility hanno totalizzato oltre 120 milioni di transazioni sulla piattaforma, con un valore transato di 20 miliardi di euro. Nel periodo da gennaio a ottobre 2023, il numero complessivo delle transazioni delle utility è stato di 118,6 milioni, per un valore di 19,6 miliardi di euro, rappresentando il 37,1% delle transazioni complessive su pagoPA.
Nel solo mese di ottobre 2023, sono state effettuate 12,1 milioni di transazioni verso le utility tramite pagoPA, con un aumento del 11,9% rispetto all’anno precedente.

I vantaggi della multicanalità

Le utility hanno sfruttato le opzioni di pagamento offerte da pagoPA, utilizzando canali digitali e fisici di circa 400 prestatori di servizi di pagamento (Psp) presenti sulla piattaforma, eliminando la necessità di accordi separati con ognuno di essi.
Questa multicanalità risponde ai regolamenti dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), che richiedono ai gestori di garantire agli utenti finali una vasta gamma di modalità di pagamento.

Dalle testimonianze delle società del settore utility che utilizzano la piattaforma, emergono benefici tangibili, tra cui una migliore gestione dei flussi di pagamento, la riorganizzazione dei processi interni in funzione dei canali digitali e un miglioramento complessivo dell’esperienza del cliente. Inoltre, l’uso di pagoPA ha consentito alle utility di offrire una maggiore flessibilità di pagamento ai propri clienti, rispondendo alle esigenze regolamentari dell’Arera.
In conclusione, l’adozione di pagoPA da parte delle utility italiane ha dimostrato di essere un passo significativo verso la digitalizzazione dei servizi, portando benefici sia per le aziende che per gli utenti finali.

Imprese: in 10 anni un quarto di giovani impiegati in meno

L’Italia sta invecchiando, e anche l’impresa mostra una progressione verso la terza età. Nell’Italia delle imprese sempre meno giovani occupano i centri decisionali.
Le elaborazioni di Unioncamere e InfoCamere sul totale di chi ricopre una carica all’interno delle aziende italiane, ovvero, titolari, amministratori o soci, mostrano come in 10 anni la presenza di over70 sia aumentata di un quarto, più o meno nella stessa proporzione in cui è diminuita quella dei giovani tra 18-29 anni.

Nelle due classi di età mediane, quella dei 30-49enni e dei 50-69enni, si incontrano invece la riduzione percentuale maggiore e l’aumento maggiore in valore assoluto.
Tra il 2014 e il 2023 i primi sono scesi del 28%, per oltre 1 milione e 100mila cariche in meno rispetto a 10 anni fa, e i secondi, con quasi 600mila cariche in più, evidenziano una variazione positiva del 15,3%.

Un bilancio negativo in tutti i settori

Ma non è solo colpa della ‘demografia’.
“Bisogna semplificare tutte le procedure che ancora oggi frenano il fare impresa in Italia, e che sono vissute come un fardello troppo pesante, soprattutto dai più giovani – commenta il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete -: ben 7 imprese under35 su 10 vedono nella burocrazia l’ostacolo maggiore all’utilizzo delle risorse del PNRR”.

Inoltre, il bilancio della presenza giovanile nell’impresa, in discesa di quasi 110mila unità in un decennio, è negativo in tutti i settori, a eccezione dell’Agricoltura, che segna un +12,8% per le cariche dei 18-29enni (oltre 4mila posizioni in più) e delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+27,7%, per 3.300 imprese in più).

Raddoppiano le cariche per over 70 e over 50

In misura più modesta, le cariche occupate dai 18-29enni crescono anche nell’Istruzione (+6%, +100) e nelle Attività finanziarie e assicurative (+3,3%, +300).
Il crollo dei 30-49enni invece è deciso in tutti i settori. Nella manifattura si registra la variazione più negativa (-42,5%), nel Commercio, la riduzione maggiore in valori assoluti (-317mila cariche).

Gli over70, invece, che oggi occupano 268mila cariche in più dal 2014, così come gli over50 (quasi +600mila), aumentano in tutti i settori, con incrementi quasi sempre a due cifre.

Largo ai giovani solo in Trentino Alto Adige

I dati più elevati sono però quelli del Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (over50 +50,6%, over70 quasi +70%), dell’Istruzione (+36,8%, +51,5%), e della Sanità (+40,2%, +72,4%). 

A livello territoriale, a eccezione del Trentino Alto Adige, dove i 18-29enni sono aumentati del 3,9%, è nelle regioni del Mezzogiorno, a partire da Molise, Abruzzo, Calabria e Sicilia, che si contano le perdite maggiori. 
Calabria, Sicilia e Abruzzo sono le regioni in cui, invece, la popolazione dell’impresa over70 cresce di più. Calabria, Campania e Toscana, quelle in cui crescono i 50-69enni con ruoli apicali. 

Flat Tax per le nuove imprese, quali sono i requisiti per accedervi?

I titolari di partita IVA che avviano una nuova attività possono beneficiare dell’applicazione della cosiddetta “flat tax” al 5%. Questo regime fiscale agevolato è stato mantenuto nonostante le numerose modifiche apportate nel corso degli anni alle condizioni di accesso al regime forfettario.
La possibilità di applicare la flat tax al 5% per i primi cinque anni di attività rimane invariata, ma con alcune regole specifiche da rispettare.

“Il regime fiscale per le start up”

La flat tax al 5% si applica alle nuove attività, ed è spesso definita il “regime fiscale per le startup”. Per i primi cinque anni di attività, l’aliquota fiscale per coloro che adottano il regime forfettario scende dal 15% al 5%.
Questo favorisce chi sta iniziando una nuova “avventura” imprenditoriale, professionale o artistica, rendendo la tassazione più favorevole rispetto all’opzione del 15%.

Condizioni ben precise

Iil regime forfettario per le startup è soggetto a specifiche condizioni. L’applicazione della flat tax al 5% è limitata a coloro che avviano un’attività completamente nuova. Ciò implica che il contribuente non deve aver svolto, nei tre anni precedenti l’avvio dell’impresa, alcuna attività artistica, professionale o imprenditoriale, a meno che non sia stata una pratica obbligatoria per l’accesso a professioni o mestieri.
Ancora, se si prosegue un’attività precedentemente svolta da un altro soggetto, i ricavi o compensi realizzati nell’anno fiscale precedente non devono superare la soglia di accesso al regime forfettario. Queste sono le tre condizioni specifiche che si aggiungono ai requisiti generali per l’accesso e la permanenza nel regime forfettario, che attualmente prevede un limite di ricavi o compensi di 85.000 euro.

I limiti dei ricavi

L’applicazione della flat tax al 5% per le nuove attività non concede deroghe per quanto riguarda i requisiti d’accesso e le cause di esclusione previste per il regime forfettario. Ad esempio, il limite di ricavi o compensi di 85.000 euro per l’anno precedente deve essere rispettato.
Inoltre, è possibile accedere alla flat tax agevolata a condizione di sostenere spese per lavoro accessorio o dipendente e per l’erogazione di compensi ai collaboratori che non superino i 20.000 euro all’anno.

Le cause di esclusione

Alcune cause di esclusione includono l’applicazione di regimi speciali IVA o di determinazione del reddito, la non residenza (con alcune eccezioni), e l’esercizio prevalente di attività come la vendita di immobili, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.

Inoltre, i titolari di partita IVA che partecipano a società di persone, associazioni o imprese contemporaneamente, o che controllano direttamente o indirettamente SRL o associazioni in partecipazioni che svolgono attività simili a quella individuale, non possono adottare il regime forfettario.
Allo stesso modo, chi svolge prevalentemente attività per l’ex datore di lavoro dei due anni precedenti o verso soggetti direttamente o indirettamente riconducibili, nonché coloro con redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 30.000 euro nell’anno precedente (eccetto in caso di cessazione del rapporto), è escluso dall’applicazione della flat tax.

Videogiochi: gli anti-stress preferiti dagli italiani

Per circa 7 italiani su 10 i videogiochi sono un valido strumento per combattere lo stress. Inoltre, quasi 6 italiani su 10 ritengono che i videogiochi siano in grado di ridurre l’ansia, mentre poco meno della metà afferma che possono aiutare a combattere la solitudine.

Lo rivela un sondaggio dal titolo ‘The power of game’, condotto in Italia da IIDEA, che fa parte di Video Games Europe, su un campione di circa 13mila videogiocatori provenienti da 12 Paesi, di cui circa mille giocatori italiani.
Lo studio ha coinvolto giocatori provenienti da Australia, Brasile, Canada, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Polonia, Spagna, Stati Uniti e Italia.

Effetti positivi sulla salute mentale 

Secondo i partecipanti a livello globale i videogiochi stimolano la mente (70%), favoriscono la connessione tra persone diverse (78%) e offrono esperienze accessibili a persone con abilità diverse (75%).

E secondo i partecipanti italiani, in particolare, i videogiochi hanno un effetto positivo sulla riduzione dello stress (69%), dell’ansia (58%) e della solitudine (45%).
Insomma, i videogiochi possono avere effetti positivi sulla salute mentale, riporta Ansa.

Benefici sociali ed emotivi condivisi a livello globale

Dallo studio emerge, quindi, come i videogiochi possano fornire ai giocatori una serie di benefici sociali ed emotivi condivisi a livello globale.

Nello specifico, i videogiochi sono un efficace strumento per ridurre lo stress a tutti i livelli per le donne (54%) più che per gli uomini (47%), e soprattutto nella fascia di età 25-34 anni (55%).
In più, aiutano ad affrontare le sfide di ogni giorno (66%) e a sentirsi più felici (48%).
Talvolta sono anche terapeutici, dal momento che per 4 intervistati su 10 sono stati utili a superare momenti difficili.

Ma cosa spinge a videogiocare? Divertirsi, ovvio  

I videogiochi, poi, rinforzano skills e attitudini. Migliorano la creatività (69%), aiutano a sviluppare le competenze cognitive (68%), agevolano il lavoro di squadra (63%), affinano le competenze linguistiche (63%) e, in generale, stimolano la flessibilità (59%).

Quanto alle ragioni che spingono gli italiani a videogiocare, se per la maggior parte (65%) sono un modo per passare il tempo, divertirsi (63%) è un’ottima ragione per farlo, e 6 intervistati su 10 pensano che esista un videogioco adatto per tutti.
Rispetto alle abitudini di gioco, riferisce ItaliaInforma, il 71% del campione italiano valuta positivamente la propria esperienza di gioco online, che quando si sceglie di giocare in compagnia spesso viene preferito al gioco in presenza. 

Streaming: il 65% degli italiani spende 30 euro al mese 

Mentre in passato si pagava un canone per la televisione, o si noleggiavano videocassette e DVD, oggi sono disponibili numerosi abbonamenti mensili a servizi di streaming, come Netflix, Amazon Prime, Disney Plus, HBO e tanti altri.
Sommando i costi di ognuno di questi abbonamenti, ci si potrebbe chiedere quanto stiamo effettivamente pagando per questa nuova era di comodità digitale. La risposta è 30 euro al mese.

Questo è infatti il budget che il 65% degli italiani è disposta a destinare per il consumo di contenuti digitali.
Di fatto, la rivoluzione digitale ha innescato una migrazione massiccia dal piccolo schermo verso le piattaforme di streaming, che offrono una miriade di opzioni a portata di clic.

Come bilanciare qualità dei contenuti, prezzo e pubblicità?

La domanda cruciale per le piattaforme di streaming, però, è come offrire ai consumatori un servizio che bilanci contenuti di alta qualità, un prezzo accessibile e una pubblicità accettabile?
A quanto pare, gli italiani, pur riconoscendo il valore dei contenuti premium, non sono avversi all’idea di pubblicità, a patto che sia ben dosata.

Il 59% degli intervistati sarebbe infatti disposto a tollerare spot pubblicitari pur di accedere a una piattaforma gratuita, ma ad alcune condizioni, ovvero, pubblicità mirate e limitate interruzioni durante la visione. E quando è inevitabile, che almeno lo spot sia breve.

I giovani sottoscrivono anche più di 4 abbonamenti 

L’epoca in cui un unico abbonamento soddisfaceva tutte le esigenze di intrattenimento sembra essere un lontano ricordo. Ora, con giganti del settore che offrono cataloghi vastissimi e diversificati, la tentazione di diversificare gli abbonamenti è forte.
Questa tendenza, però, non è uniforme tra le diverse fasce d’età.

Se da un lato un significativo 42% della popolazione mantiene un approccio più conservativo, limitandosi a 2-3 servizi, dall’altro la fascia più giovane (25-34 anni) mostra un comportamento decisamente diverso.
Quest’ultimo gruppo, infatti, sembra avere una sete insaziabile di contenuti, tanto da sottoscrivere a 4 o più servizi contemporaneamente.

La lealtà degli utenti non è garantita

Nonostante il boom dei servizi di streaming, la lealtà degli utenti non è garantita. Esistono infatti numerosi modi di ‘saltare’ il pagamento dell’abbonamento.
Ma mentre le piattaforme competono per la lealtà degli utenti, è chiaro che il futuro sarà multidimensionale, con servizi integrati che vanno oltre il mero intrattenimento.
La sfida per le aziende sarà quella di rimanere al passo con le crescenti aspettative dei consumatori, e offrire soluzioni innovative che combinino contenuto, comodità e valore.