Nel 2023 aumentano i consumi fuori casa, nonostante i rincari

Se il 2022 si è rivelato un anno di stabilizzazione per il settore della Ristorazione, il rallentamento della crescita economica nel 2023 non sembra condizionare il segmento ‘fuori casa’. Il settore HoReCa appare quindi solido, con il 2022 chiuso in crescita rispetto all’anno precedente, seppur ancora indietro del 4% rispetto al 2019. Ma per più dell’80% degli operatori HoReCa l’industria dei beni di largo consumo e gli esercenti hanno sensibilmente sofferto l’aumento dei costi, mitigandone solo parzialmente l’impatto incrementando i prezzi ai consumatori finali.
A fronte della pressione inflattiva, a oggi gli operatori non prevedono però una contrazione significativa dei consumi.
Emerge dall’approfondimento di Bain & Company Italia realizzato in occasione del Rapporto Annuale Ristorazione, curato da FIPE-Confcommercio.

I fattori a sostegno della domanda

“Lo scenario del 2023 rimane cautamente positivo, con la maggioranza degli intervistati che per l’anno in corso prospetta una crescita del segmento nell’ordine del +5/+10% rispetto al 2022”, commenta Aaron Gennara Zatelli, Partner di Bain & Company.
La tenuta del settore nel 2023 sarà guidata da diversi fattori. Innanzitutto, la stabilità della domanda dei consumatori italiani. Poi, la ‘premiumizzazione’ sostenuta dalla maggiore attenzione da parte dei consumatori verso qualità degli ingredienti, ricerca di unicità e sostenibilità dei prodotti offerti.
Inoltre, contribuiscono alle previsioni positive la ripresa del turismo internazionale e la tenuta dei sotto-canali, con offerte più accessibili, e i canali premium.

Ripresa del turismo, ma il lavoro da remoto cambia i consumi

Il ritorno del turismo internazionale in Italia determina effetti positivi sul ‘fuori casa’ spingendo i volumi e aumentando la spesa per consumi HoReCa, con un maggiore interesse verso le esperienze premium. Ma poiché il lavoro da remoto si è stabilizzato a 2-3 giorni a settimana cambiano le abitudini alimentari dei consumatori europei.
Se, da un lato, si riduce la spesa per colazioni e pranzi consumati fuori casa, dall’altro si nota una forte inclinazione verso uscite serali per aperitivi e cene, in una prospettiva di consumo esperienziale, sociale e di gratificazione personale.
Durante il weekend si registra un incremento di pasti consumati fuori casa e takeaway, e aumenta la tendenza a consumare bevande alcoliche in club, bar o ristoranti, che tra il 2021 e il 2022 passa dal 15% al 25%, con picchi del 40% in Spagna e Italia.

Sostenibilità e Delivery, l’era della normalizzazione

La crescente attenzione dei consumatori verso la sostenibilità spinge l’industria all’adozione di pratiche più sostenibili nei processi produttivi e nei prodotti stessi, utilizzando ingredienti a basso impatto ambientale o impiegando pratiche socialmente responsabili.
Tuttavia, emerge ancora una discrepanza tra intenzioni d’acquisto dei consumatori e ciò che viene effettivamente comprato (prodotti meno sostenibili a prezzi più convenienti). Quanto ai modelli di Food e Grocery Delivery, la ripresa delle abitudini di consumo fuori casa ne hanno rallentato lo sviluppo. Ma nel 2022 quasi 4 consumatori italiani su 10 hanno usufruito dei servizi di consegna a domicilio.