Consumi in Italia, la “spinta” della tecnologia

Nell’arco degli ultimi 30 anni, la tecnologia ha dato luogo a un notevole aumento dei consumi in Italia, con particolare rilevanza per i PC, i prodotti audiovisivi e multimediali e soprattutto i telefoni. La spesa pro capite reale per i PC è cresciuta del 786%, mentre quella per i telefoni è esplosa con un incremento del 5.339%. Inoltre, i servizi ricreativi e culturali hanno visto un notevole incremento del 93%, contribuendo al rafforzamento del settore del tempo libero. Tuttavia, si è assistito a una diminuzione dei consumi domestici, come i pasti in casa (-11,2%), i mobili ed elettrodomestici (-5,1%), e il consumo di elettricità e gas (-12,2%), in gran parte dovuta a politiche di risparmio energetico.

La spesa delle famiglie è al di sotto dei valori del 2009

Nel complesso, nel 2022 la spesa delle famiglie è stata di 20.810 euro pro capite, risultando ancora al di sotto dei livelli del 2019 (20.914 euro). Nel 2024, si prevede che i livelli di picco del 2007 (21.365 euro rispetto ai 21.569 euro) non saranno ancora raggiunti. Tuttavia, il 2023 è emerso come un anno di ritorno alla normalità, grazie in gran parte al contributo significativo del settore turistico. Viaggi, vacanze, alberghi (+23,6%), servizi ricreativi e culturali (+9,7%), bar e ristoranti (+8%) hanno registrato incrementi notevoli rispetto all’anno precedente. Questi risultati derivano da un’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confcommercio sulle abitudini di consumo delle famiglie italiane nel periodo dal 1995 al 2023. L’analisi rivelò un quadro di crescita limitata nell’arco dei tre decenni, con l’Italia che sperimentò una stagnazione aggregata.

Scende la spesa per energie elettrica e gas

La spesa per la tecnologia, come quella destinata ai telefoni, agli elettrodomestici e ai PC, ha registrato un notevole aumento, mentre altre categorie di spesa hanno mostrato performance meno brillanti. Le politiche di risparmio energetico hanno influito positivamente sulla spesa per l’energia elettrica e il gas, portando a una riduzione della spesa reale. La spesa per l’alimentazione in casa è rimasta sostanzialmente stabile nel lungo periodo, mentre quella fuori casa è cresciuta grazie alla fruizione di servizi legati al tempo libero.

Ritorno lento alla normalità

Nonostante i progressi in alcuni settori, la spesa totale non tornerà ai livelli del 2019 entro la fine del 2023 e rimarrà al di sotto del picco del 2007 anche nel 2024. Tuttavia, l’effetto positivo del settore turistico nel 2023 ha contribuito a un ritorno alla normalità, con servizi ricreativi, viaggi e alberghi che sono stati i principali motori di crescita economica, mentre si resta in attesa di un rinnovato dinamismo nel settore manifatturiero esportatore.