Il nuovo indice Istat usa Twitter

L’Istat sperimenta un nuovo indice per analizzare il sentiment italiano sull’economia. La novità è che il nuovo Social Mood on Economy Index del’Istat usa Twitter. L’indice fornisce analisi derivate da campioni di tweet pubblici in lingua italiana catturati in rete, e i suoi risultati sono forniti in media da 50 mila cinguetti al giorno. Il nuovo indice rientra nella categoria di quelli ad alta frequenza basati su dati giornalieri, che attraverso un filtraggio abbastanza complesso, “sono in grado di restituire una determinata informazione relativa all’atteggiamento della popolazione coinvolta sul social media”, spiega Roberto Monducci, direttore del dipartimento produzione statistica dell’Istat, a Radio24.

Sfruttare i tweet per coinvolgere chiunque abbia un profilo attivo

L’indice mira all’utilizzo, per fini statistici, dei cosiddetti big data, riporta Agi, e fa parte di una batteria di indicatori sperimentali pubblicati dall’Istat sul sito. Non si tratta di statistiche ufficiali, ma di statistiche che, secondo Monducci, “hanno un buon potenziale, soprattutto in termini di utilizzatori, per illustrare aspetti che finora sono stati poco indagati”.

L’idea dell’Istat è quella di sfruttare i tweet per coinvolgere chiunque abbia un profilo attivo. I dati pubblici, resi anonimi, sono poi elaborati e pubblicati sul sito. Maggiore è il valore dell’indice, migliore è il sentiment. I punti corrispondenti ai principali picchi e alle principali valli dell’indice sono annotati ed evidenziati con un quadratino.

Come viene scelto il campione

Il filtraggio avviene sulla base consentita da Twitter, ovvero l’utilizzo dell’1% del volume dei tweet generati giornalmente. L’Istat applica poi un filtraggio di 60 parole volto a intercettare i messaggi più attinenti alla ricerca, concentrandosi su temi prettamente economici, come l’analisi dei trend, mercato del lavoro, disoccupazione, spread, scelte del governo, politiche pubbliche. Le conversazioni intercettate dal sistema sono in grado di trasmettere un segnale giornaliero continuo, ad alta frequenza, regolare e più immediato delle ricerche a carattere mensile o annuale. L’indice, inoltre, fornisce una riflessione sulla reattività del pubblico riguardo a eventi particolarmente importanti, come un dato impattante sulla disoccupazione, positivo o negativo, o l’uscita di un comunicato stampa.

Un algoritmo condiviso

Per estrapolare questa mole di informazioni si mettono in comune, con altri istituti di ricerca e con la comunità scientifica internazionale, gli algoritmi prescelti. Un network attivo e impegnato nel testare la capacità di questi dati, come nel caso di quelli presi da Twitter, è in grado di fare notizia attraverso informazioni affidabili. Anche perché ci si muove in un contesto diverso dalla statistica tradizionale e dalla solita stratificazione sociale rappresentativa