Con Alexa gli anziani si sentono meno soli

Ad approfondire il rapporto tra l’innovazione tecnologica e gli over 60, più precisamente, la fascia 65-80 anni, è il progetto Voice4Health, condotto dal Centro di ricerca dell’Università Cattolica EngageMinds HUB, in collaborazione con DataWizard, e con il contributo di Amazon. In particolare, il progetto Voice4Health ha analizzato il rapporto tra gli anziani e l’uso dell’assistente vocale Alexa, e dai dati è emerso che più di 6 over 65 su 10 dichiarano di sentirsi meno soli ad Alexa. La tecnologia, insomma, non è a uso esclusivo dei giovani. Fuori dalla stretta cerchia dei teenager anche tra chi è più avanti con l’età dalla tecnologia trae vantaggi, ma soprattutto benessere.

L’assistente vocale aumenta il benessere degli over 60

La ricerca ha visto protagonisti 60 uomini e donne senior e anziani reclutati appositamente per lo studio. Queste persone hanno ricevuto un dispositivo Alexa e sono state intervistate quattro volte: due settimane prima dell’inizio della sperimentazione, appena prima dell’inizio, alla fine delle due settimane di sperimentazione, e dopo altri quindici giorni. Quasi la totalità degli intervistati ha espresso una maggiore volontà di comunicare con altre persone mediante nuove tecnologie, e il 75% del campione alla fine della sperimentazione sostiene di aver visto aumentare il proprio stato di benessere. 

Un impatto positivo sulle relazioni sociali e lo stato emotivo

Gli assistenti vocali sono tecnologie che con il solo uso della voce permettono di attivare un promemoria, riprodurre musica e video, ascoltare le ultime notizie e rimanere sempre in contatto con parenti e amici. Ci vuole poco a immaginare il ruolo di questi strumenti nella vita di chi deve fare i conti con la solitudine e vive in prevalenza in casa. Lo studio dell’EngageMinds HUB rileva infatti che la risposta positiva alla domanda ‘Mi sono sentito calmo e rilassato’ usando un assistente vocale è cresciuta nel corso del periodo di otto settimane.
“Dal punto di vista emotivo – spiega la ricercatrice Serena Barello – il 52% degli intervistati ha dichiarato di aver mantenuto un elevato stato di benessere anche nelle settimane successive alla sperimentazione. Ma di tutto rilievo è stato anche l’impatto sulle relazioni sociali – aggiunge Barello – perché dopo la sperimentazione ben il 62% degli intervistati ha avuto la sensazione di sentirsi meno solo e il 98% ha espresso una maggior volontà di comunicare con altre persone mediante le nuove tecnologie”.

Un aiuto per controllare la domotica

Alexa è l’assistente vocale implementato su tutti i dispositivi smart prodotti da Amazon, e al momento è l’assistente vocale che ha la maggior compatibilità anche con device di terze parti, come ad esempio Philips. Ma non è l’unico, riporta Agi. C’è anche Microsoft, con Cortana, e Google, con il suo ecosistema Google Assistant, che può inviare messaggi, avviare chiamate, riprodurre musica, ma anche controllare la domotica, come la regolazione della temperatura o l‘impianto di illuminazione.
L’assistente vocale di Apple poi si integra perfettamente con tutti i dispositivi Apple e con gli accessori per la domotica certificati Works with Apple HomeKit, che permettono di controllare tutta la casa semplicemente con la voce.